La scelta degli scarponi da sci non è solo una questione di preferenze estetiche, ma è anche e soprattutto determinante in termini di comfort e performance. Lo scarpone collega il piede allo sci, trasferendo i movimenti del corpo, la direzione e le variazioni di pressione. Senza considerare che uno scarpone viene indossato non solo in fase di discesa ma anche fuori pista e deve quindi garantire il massimo della comodità, evitando fastidiosi dolori al piede. In pista devono diventare un tutt’uno con gli sci, non creare fastidio e fornire un sostegno adeguato. Solo in questo modo possono diventare di sostegno allo sciatore per performance sempre migliori.
Caratteristiche tecniche degli scarponi da sci
Uno scarpone da sci è una struttura complessa, in cui ogni componente ha la sua funzione e deve garantire un buon livello di qualità perché lo scarpone nel suo complesso sia funzionale, performante e comodo. Tra i componenti principali rientrano:
- Gambetto. La parte dura dello scarpone, generalmente in plastica rigida (TPU), con funzione di contenimento dal malleolo fino al polpaccio;
- Scafo. La parte bassa, che fascia la pianta del piede, la cui larghezza e durezza deve essere abbinata alle proprie esigenze specifiche, così come il gambetto;
- Scarpetta. La parte interna dello scarpone, che ne determina il comfort, solitamente realizzata in materiali morbidi o termoformanti;
- Ganci o leve di chiusura. In metallo o plastica, sono da 1 a 4 e sono munite di un regolatore micrometrico e abbinate a cinghie con chiusura in velcro;
- Regolazione del flex. Regolazione che consente di regolare l'indice di flex compensando la variazione della rigidità delle plastiche in base alla temperatura ambientale;
- Regolazione del canting. Assemblaggio tra gambetto e scafo, non presente in tutti i modelli, che può essere realizzato con due borchie o con vite o doppia vite.
Scegliere la misura giusta dello scarpone da sci
La misura più importante di uno scarpone da sci è la lunghezza, identificata con il sistema di numerazione Mondopoint, che misura in centimetri la parte più lunga della pianta del piede dello sciatore. A differenza di un normale paio di scarpe, gli scarponi da sci devono calzare perfettamente il piede dello sciatore. Per sapere la misura esatta, basta mettere un foglio di carta per terra, posizionare il piede sul bordo del foglio, flettere leggermente il ginocchio e tracciare una linea in corrispondenza dell’estremità della punta del piede. Bisogna poi ripetere con l’altro piede e scegliere la misura più lunga: quello sarà il numero dello scarpone.
La seconda misura importante è la larghezza, definita “last”, che viene misurata sull’avampiede, ovvero il punto più largo del piede. Per trovare questa misura basta disegnare il contorno del piede, tenendo conto del livello di precisione di cui hai bisogno quando scii: da 92 mm per le competizioni a 104 mm per sciatori con pianta del piede molto larga. Come regola generale, per capire se lo scarpone si addice al piede, bisogna verificare che le dita arrivino al livello di sfiorare la punta dello scarpone, mentre con le ginocchia flesse la punta dello scarpone non deve essere più raggiungibile.
Scelta del flex: un parametro essenziale per gli scarponi da sci
Un altro parametro importante nella scelta degli scarponi da sci è il flex index o durezza dello scarpone da sci, misurato su una scala che va da 60 a 150. La scelta del flex o indice di rigidità dipende dalla corporatura e dall’abilità dello sciatore. Più è esperto e più ha una corporatura robusta, più lo scarpone dovrebbe essere rigido. I produttori ottengono una diversa flessibilità degli scarponi da sci utilizzando diversi materiali per la costruzione del guscio, modificando il numero dei ganci e la resistenza del cinturino di chiusura superiore e variando la rigidità della scarpetta. Il flex index non è uno standard ufficiale, quindi esistono delle differenze fra le diverse marche. Inoltre, il flex può variare in condizioni diverse di:
- Temperatura: la plastica utilizzata per realizzare gli scarponi è sensibile alle variazioni di temperatura e diventa più rigida al freddo;
- Aderenza dei ganci di chiusura, specialmente quelli del gambetto e del cinturino, che non devono essere troppo rigidi;
- Vita dello scarpone: invecchiando, la plastica diventa più morbida variando così anche il flex.
Come scegliere gli scarponi da sci perfetti
Lo scarpone da sci deve garantire il massimo comfort: se la struttura o la durezza non sono adatte il dolore da scarponi da sci si farà sentire fin dalla prima sciata, quando il contatto con la superficie degli scarponi sarà continuo e costante e si unirà alle continue sollecitazioni della superficie nevosa. Per sceglierli, facendo sì che non siano scarponi da sci troppo grandi nè troppo stretti e sufficientemente confortevoli, oltre alle caratteristiche già nominate, è essenziale considerare:
- Livello tecnico di esperienza. Se si è principianti, gli scarponi da sci devono essere morbidi e comodi e con un grado di flex basso, al fine di favorire i movimenti. Più si è sciatori esperti più il flex dovrà essere elevato e la calzata precisa;
- Comfort. È fondamentale provare gli scarponi prima di acquistarli, indossando calze da sci, aprendo i ganci e richiudendoli, provare a stare in piedi, camminare e tenerli indossati più tempo possibile: devono calzare alla perfezione;
- Tipo di sciata. Per esempio, se si scia su piste battute, è meglio orientarsi verso scarponi flessibili e comodi; se si fa freeride è più adatto un flex rigido, un gambetto dritto e scarponi da sci a pianta larga (almeno 100 mm).