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Climbing: guida per avvicinarsi all'arrampicata

Climbing: guida per avvicinarsi all'arrampicata

Il brivido di mettere alla prova la propria forza e sfidare i propri limiti, l’adrenalina di raggiungere la cima: il fascino di uno sport come l’arrampicata (in inglese, climbing) va ben oltre i benefici fisici di un allenamento completo a tutto corpo. Esistono tipologie di arrampicata molto diverse, ma ciò che le accomuna è la salita di un ostacolo, sia esso una parete rocciosa, un albero, un pannello artificiale all’interno di una palestra o una qualsiasi struttura urbana. Qualunque sia il terreno su cui ha luogo, l’arrampicata è una disciplina complessa, che fin dal 1989 è dotata di una propria Coppa del mondo è che in tempi recenti ha trovato spazio anche all’interno delle Olimpiadi.

Quindi arrampicare è pericoloso? Difficile Riservato a pochi? Sfatiamo alcuni miti.

Arrampicata: sport estremo o adatto a tutti?

L’arrampicata è sempre stata associata agli sport estremi, forse perché viene identificata esclusivamente con il “free climbing”, che negli anni ‘80 significava arrampicare senza nessun supporto, solo con l’uso della propria forza muscolare. Oggi con il termine “free climbing” si intende invece l’arrampicata senza utilizzo di supporti (speroni e simili) ma con l’ausilio di sistemi di sicurezza. Ciò rende l’arrampicata uno sport non più pericoloso del trekking, che vede sempre più diffondersi la presenza di palestre che offrono corsi di climbing per bambini, dove anche i più piccoli possono affrontare sfide e avventure divertenti.

Scardinato il mito sulla sua pericolosità, ne resta un altro da sfatare: quello secondo il quale arrampicando fa esercizio solo la parte superiore del corpo. L’arrampicata è uno sport completo, in grado di far aumentare la forza muscolare di tutto il corpo: la parte alta del corpo viene utilizzata per tenersi vicino alla parete, mentre le gambe trovano un appoggio valido sul piede tramite il quale si può procedere nella salita. Ma i benefici fisici non si limitano agli effetti del climbing sugli addominali: da una parte c’è la sfida con se stessi, la possibilità di vedere miglioramenti costanti, dall’altra c’è la consapevolezza di se stessi, dei propri limiti e la capacità di imparare a superarli con calma e metodo.

Tipologie di arrampicata

L'arrampicata si distingue principalmente in arrampicata artificiale, che utilizza aiuti per compiere la scalata, e arrampicata libera, dove invece ci si affida solo al proprio corpo. Per quanto riguarda le tipologie di ascesa, ci si può muovere con una progressione in solitaria, caratterizzata da un singolo arrampicatore, o con una progressione in cordata, con più arrampicatori (due o tre). Ricercando le diverse discipline di arrampicata, la varietà è sterminata.

Arrampicata su roccia

La tipologia di arrampicata originaria, che nasce nella natura. Oggi sono molti meno gli atleti che si avvicinano all’arrampicata direttamente in falesia, su una via ferrata, ma ci sono molte scuole che offrono corsi per principianti o giornate introduttive con guide alpine. Esistono diversi tipi di arrampicata outdoor, dal bouldering al Deep Water Solo (DWS o psicobloc).

Arrampicata su ghiaccio

Il tipo di climbing di chi si arrampica sul ghiaccio è detto ice climbing si può praticare solo in brevi periodi dell’anno e in condizioni ogni volta diverse in base alla consistenza del ghiaccio. Contrariamente all’opinione comune, non è un’attività per pochi sportivi: l’unica differenza con le altre discipline è che è necessaria una tecnica più sviluppata.

Arrampicata indoor

L’arrampicata indoor unisce il brivido degli sport adrenalinici alla totale sicurezza, permettendo di svolgere un lavoro di importante rinforzo della muscolatura e di prepararsi, eventualmente, a un’uscita in falesia. Un vero e proprio allenamento total body, ma con in più l’emozione della salita, perfettamente assicurati da un’imbragatura di sicurezza.

Arrampicata su albero

Nota anche come “tree climbing”, èi una tecnica che consente di accedere alla chioma dell'albero e muoversi in sicurezza passando da un ramo all'altro imbragati al suo interno. Principalmente impiegata per operazioni di potatura, abbattimento, consolidamento o ancoraggio, è anche una disciplina sportiva, con campionati nazionali e internazionali.

Arrampicata sportiva

Richiede di percorrere una via verticale su una parete da climbing in palestra, su cui si è assicurati tramite corda. SI procede passando la corda nei cosiddetti "rinvii", solitamente già presenti in parete, oppure protetti da una corda montata precedentemente da un altro arrampicatore direttamente in sosta, quindi senza rischio di cadere tra un chiodo e l'altro.

Arrampicata libera

Chiamata anche “free climbing”, prevede che si utilizzi solo il proprio corpo, il che non esclude a priori l’utilizzo di attrezzatura, come nelle altre categorie: l’equipaggiamento, nell’arrampicata libera, è usato esclusivamente per ragioni di sicurezza o per limitare i danni in caso di caduta.

Avvicinarsi all’arrampicata: quale attrezzatura serve

Una volta individuata la disciplina di arrampicata a cui si è più interessanti, si può passare all’azione, vestirsi con abiti comodi e performanti e procurarsi tutto quanto serve per scalare in sicurezza. L'attrezzatura da arrampicata non è difficile da trovare, né eccessivamente costosa, ma è sempre consigliabile optare per marchi di alta qualità che assicurino al prodotto una lunga durata (come Climbing Technology). Inoltre, è fondamentale che tutta l'attrezzatura usata sia in linea con le regole per la sicurezza e omologata UIAA ( Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche) e CEN (Comitato Europeo per la Normazione). Nel dettaglio, servono:

  • Corda, abbastanza spessa (intorno ai 10 mm di diametro) e lunga almeno 60 metri, almeno per le prime scalate;
  • Scarpette, flessibili e morbide, che avvolgano il piede senza stringere;
  • Imbragatura, leggera e facile da indossare, della giusta taglia in base al proprio fisico;
  • Freno per assicurare il moschettone, autobloccante per fermare automaticamente la corda in caso di trazione o non autobloccanti, se si preferisce l'intervento dell'assicuratore che eviti la caduta del compagno;
  • Rinvii, formati da due moschettoni uniti tra loro da una cinghia, almeno 10 per poter arrampicare lunghi tratti di falesia;
  • Magnesite e sacchetto per mantenere le mani asciutte durante l'arrampicata, evitando scivolate a causa di umidità e sudore.
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